RIFLESSIONI

Riflessioni di un Autore durante un firmacopie in una grande libreria d’estate.

(I parte)

Una grande libreria è come la stazione ferroviaria di una grande città. Gente che va, gente che viene… con una differenza. Le persone che entrano in una stazione hanno un obbiettivo: prendere un treno. Solitamente conoscono i percorsi per acquistare un biglietto, leggono i cartelli, si recano al binario stabilito. E partono. In una libreria la maggior parte delle persone che entrano vogliono compiere un viaggio, ma di tutt’altro genere. Un viaggio mentale che li porti in un mondo diverso da quello che li circonda, con personaggi diversi da quelli con cui fanno i conti tutti i giorni, alcuni dei quali saranno amati per tutta la vita, a prova di tradimento. Che siano romanzi d’amore, gialli, libri di fantascienza o di avventure, reportage di posti lontani, saggi o semplici cartine turistiche, l’avventore della libreria sa che potrà trovare quello che cerca. Se è quello che vuole. Si, perché ci sono alcune persone che entrano in libreria per altri scopi. Trovandomi recentemente in una grande libreria toscana per il firmacopie del mio ultimo romanzo e avendo deciso di sostare per l’intera giornata, dal momento dell’apertura a quello di chiusura a mezzanotte, nei momenti “vuoti”, ho potuto osservare da un’angolazione privilegiata un certo numero di comportamenti che spesso si ripetevano anche se a praticarli erano soggetti diversi. Premetto che il 90% delle persone che sono entrate quel giorno ( un martedì di agosto) erano donne. Dalle ragazzine vestite in modo imbarazzante, alle vecchie signore appoggiate al fedele bastone o con il barboncino al guinzaglio che evidentemente le accompagna dappertutto. Posso quindi elencare le diverse categorie di persone di cui ho preso nota tra una firma e l’altra, con un occhio al mio interlocutore o interlocutrice con cui stavo parlando e l’altro ad osservare la fiumana di varia umanità che mi si aggirava intorno. Ho dato a queste categorie dei nomi per meglio identificare i soggetti che secondo me rientrano nei parametri sotto elencati senza avere la presunzione di aver compreso l’intero universo di coloro che si recano in libreria, ma solo per una mia particolare predilezione per la categorizzazione del genere umano.

1) PERDITEMPO

Entra ciabattando o comunque con passo stanco. Il suo intento è quello di perdere tempo in attesa di un appuntamento, andare al bar con gli amici/amiche o comunque fare altro. Controlla metodicamente gli scaffali e i banchi. È solitamente attratta dalle copertine sgargianti. Alle volte estrae i libri che riposano di costola negli scaffali proprio per meglio giudicarne la grafica. Poi soddisfatta, li rimette a posto senza aprirli. Sosta in libreria anche più di un’ora, poi esce senza acquistare nulla.

2) LETTORE/LETTRICE INCALLITO/A

Entra con passo sicuro. Sa già dove dirigersi, magari guidata dai cartelli che indicano i vari generi : classici, novità, gialli, saggi, fantasy o altro. Si trattiene a lungo aprendo i libri, scrutando la 2° e se non conosce l’Autore la 3° di copertina. Poi acquista.

3) SOCIAL DIPENDENTE

Ha letto tutte le recensioni sul Web. Entra sicura con la copertina del libro sul cellulare, chiede alla cassa, acquista ed esce.

4) INDECISA

Entra e si dirige verso una meta nota. Sa che uscirà con un libro, ma non ha idea quale sia. Deve fare un regalo e conosce il genere che piace al destinatario. E’ solitamente molto incerta, prende in mano molti libri leggiucchiando qua e là. Poi di solito chiede consiglio a una commessa.

5) IN PAUSA DI RISTORAZIONE

Entra tranquilla e comincia a gironzolare senza una meta precisa. La sola cosa che gli interessa è l’aria condizionata. Non tocca libro, ma finge di leggere i titoli. Quando si è rinfrescata, se ne va. 6) IMPULSIVA

Entra senza un’idea predeterminata di cosa le interessi , gira lentamente tra i banchi, poi, improvvisamente folgorata da una copertina, legge avidamente la 2°, la 3° e la 4° della stessa e poi si mette a leggere il libro! Almeno quattro o cinque pagine dopo procede all’acquisto, altrimenti prosegue la ricerca.

7) GADGETTISTA

Entra o entrano spingendo una carrozzina. Magari con bambini al seguito che si sparpagliano nel negozio a caccia di gadget ( specie le bambine) che poi costringono all’acquisto per spese esorbitanti considerando l’inconsistenza dei medesimi. Nel caso i cui i bimbi siano accompagnati dai nonni, il numero di gadget raddoppia sommandosi a numerosi fumetti o libri per i più piccoli 8) CONSUMATORI DI FUMETTI

Entrano a gruppi di quattro o cinque di ambo i sessi e si dirigono verso lo scaffale dei Manga ignorando tutto il resto. Ne scartabellano diversi per poi andare alla cassa muniti di almeno due fumetti a testa.

9) GRANDE LETTORE

Lettore plurinteressato, capace di percorrere per diverso tempo i corridoi della libreria senza un criterio evidente passando dai saggi ai thriller fino ai testi di psicologia. Esce di solito con un congruo numero di libri tra le mani. È conosciuto dalle commesse e dal proprietario e salutato al suo arrivo e alla sua partenza.

10) TUTTO MENO CHE…

Gruppo personalmente inviso da chi scrive, comprende maschi e femmine che nel banco delle novità in cui campeggia il tuo libro, schifando il titolo o/e la copertina, prendono in mano per valutarli tutti gli altri libri eccetto il tuo, tanto che che verrebbe naturale avvicinarti e chiedere: Perché, Dio Santo, perché? Ma naturalmente non lo fai e costoro se ne vanno con il loro acquisto senza neanche averti preso in considerazione.

11) ILLUMINATI

E infine ci sono le persone che guidate da un intelletto superiore, e attratte dal titolo o dalla copertina o dal manifesto che ti annuncia, si fermano, sollevano delicatamente la tua creatura, ne leggono la 2° e la 4° di copertina, si accorgono che è presente l’Autore, si congratulano, chiedono spiegazioni ulteriori sulla trama o del perché del titolo e dopo aver chiesto una dedica personalizzata comprano felici il tuo libro!


Riflessioni di un Autore durante un firmacopie in una grande libreria d’estate.

(II parte)

Premetto che intendo parlare dei lettori di romanzi, escludendo chi in libreria cerca un saggio oppure un libro per ragazzi o un libello politico. Dai numerosi casi sopra esposti voglio estrapolarne uno che potrebbe essere descritto come il compendio del n° 2 e del n° 6. Si tratta di un lettore che entra in libreria con la vaga idea di comprare “qualcosa da leggere”, ma non sa esattamente cosa. Non ha preconcetti verso i vincitori di premi oppure Autori mai letti, non si lascia influenzare dalle mode del momento o da pubblicità più o meno occulte. Entra, guarda e compra. L’estro del momento lo guida. Quali fattori lo influenzano? Quali i meccanismi che lo portano ad acquistare “quel” libro e non un altro? Dalla parte opposta, unendo idealmente l’Editore e il Libraio, esistono parametri sufficientemente certi per indirizzare la sua scelta? È ovvio, si potrebbe dire : la bontà del racconto. Ma se il libro non l’ha letto né ha sentito niente in proposito, in base a cosa si muove? Ho provato anche in questo caso a stilare una lista di condizioni “a cascata”, vale a dire che se non si verifica la precedente, la conseguente non può avvenire.

1) ATTENZIONE

Nella marea di libri che stanno scorrendo sotto gli avidi occhi del futuro compratore, occorre attirare la sua attenzione verso un determinato obbiettivo. Ciò dipende da numerosi fattori tra i quali ovviamente e quasi sempre in primis, la collocazione. I libri che sono nello scaffale o nel banco delle novità attirano più l’attenzione di altri. Ovviamente l’occhio cade più spesso su quelli che non sono messi di costola e qui interviene il fattore precipuo per catturare l’attenzione: il binomio Titolo/Copertina. Questi sono due caratteri fondamentali. Ambedue devono essere accattivanti, evocativi, non banali. Grafica semplice ma d’impatto, legata al titolo giusto per quel libro, inducono ad attivare il secondo step:

2) INTERESSE

A questo punto, il libro è emerso ai suoi occhi e scatta l’interesse per capire se può essere di suo piacimento o no. Il tomo viene quindi preso in mano e aperto. La prima cosa che legge è ( se non colmata dalla foto del faccione dell’Autore), la 4° di copertina. In essa di solito è contenuta una o più frasi estrapolate dal testo. Entra pesantemente in gioco la frase scelta dall’Editore che deve portare a guardare subito dopo la 2° di copertina che reca un “sunto” del libro stesso. È fondamentale che la 2° di copertina catturi il futuro lettore. Deve parlare della storia senza svelarne i passaggi più importanti, promettere piacere di lettura e se in caso, brividi di suspense, attivando la fantasia del lettore fino a promuovere il passaggio successivo che accadrà solo dopo aver dato un sommario sguardo alla 3° di copertina per conoscere alcune note sull’Autore. Scatta quindi il terzo step:

3) DESIDERIO

Il libro ha attirato il lettore, lo ha interessato, gli sta facendo venir voglia di acquistarlo. Se uno dei passaggi sopracitati viene saltato, non si arriva mai a questo punto, ma se tutto è andato per il verso giusto, scatta il desiderio di acquisto. Attenzione, ancora non si appropinqua alla cassa, si possono verificare due percorsi diversi. Se la scelta viene identificata come definitiva, si dirige alla cassa e quindi scatta l’ultimo step:

4) ACQUISTO

Altrimenti, gira un po’ con il libro in mano considerandolo una scelta possibile ma non definitiva, confrontandolo con altre scelte possibili e magari posandolo a caso sopra una pila di libri in favore di un altro titolo che comunque dovrà necessariamente passare il vaglio dei passaggi sopra esposti 1, 2, 3.

Come si vede, per portare un cliente dall’ingresso in libreria alla cassa, occorre che si verifichino le condizioni che possono essere agevolmente riassunte dall’acronimo verdiano AIDA: Attenzione

Interesse

Desiderio

Acquisto

Mauro Caneschi